Il regno del tufo

Pitigliano e i suoi segreti

Pitigliano

L’affascinante “regno del tufo” con i suoi insediamenti etruschi di piccole e medie dimensioni, si sviluppa lungo l’area delle colline del Fiora e costituisce un completamento e arricchimento alla natura e ai colori della Maremma grossetana.

E’ un’ ampia area collinare, le cui viscere lasciano intravedere la natura vulcanica che si manifesta nello sgorgare copioso di acque termali, con caratteristiche ambientali e storiche che la rendono unica nel suo genere. Il paesaggio è straordinariamente suggestivo: possenti giaciture tufacee circondate qua e là da una folta e verde vegetazione; pareti di roccia che cadono a picco nella profonda vallata e nelle quali si aprono antiche e misteriose tombe; e, infine, i paesi aggrappati a ripidi pendii con grandi cantine, grotte e con le case-torri che danno vita ad un inconfondibile e irripetibile profilo paesaggistico.

Primeggiano importanti tracce etrusche a Pitigliano e innumerevoli sono le testimonianze artistiche e monumentali sparse un po’ in tutto il territorio, ma concentrate in modo particolare a Sorano e a Sovana. Qui le cui necropoli furono scavate nella roccia e oggi inserite in un ambiente naturale che ne esalta il fascino.
A Sorano sono visitabili grandi tombe monumentali come la più famosa “Ildebranda”, indicata come il capolavoro di tutti i sepolcri, che rappresenta il passaggio dall’Etruria arcaica a quella prossima a soccombere a Roma e al suo impero. Protette e avvolte da una folta vegetazione sono anche le tombe rupestri, ritrovate nei pressi di Sorano, quasi spoglie confronto alle altre ma altrettanto interessanti, che venivano utilizzate molto probabilmente per l’allevamento dei piccioni o come inceneritori e successivamente, in epoca romana e medievale, adattate ad abitazioni , stalle o cantine.